
Quando il rilassamento è completo, la ricettività è maggiore. Quando la coscienza è collegata a tutti i sensi, la ricettività è minore. Questo è il segreto di yoga nidra. A causa del procedimento d'intellettualizzazione, la conoscenza che entra nel cervello non rimane impressa in quest'ultimo. Ma, quando ritirate un poco la vostra mente, ed entrate in uno stato in cui non siete né nel sonno profondo, né completamente svegli, qualsiasi impressione che entra nella vostra mente in quel momento, diviene potente e lì vi rimane. Vi sono livelli mentali ben distinti. Alcuni sono "terreno duro", altri sono "terreno soffice". La mente conscia è come il terreno duro poiché in essa vi è l'operazione dell'intelletto e della logica. L'intelletto è il procedimento di analizzare le cose. Esso non solo accetta alcune cose, ma le rifiuta anche. Ma la coscienza più profonda non ha queste caratteristiche. Qualsiasi impressione voi immettete nella mente subcosciente, questa non può essere rifiutata. Yoga nidra ha una pratica sistematica, con una sequenza ben definita (formulazione e ripetizione del sankalpa, giro di consapevolezza del corpo, consapevolezza del respiro, evocazione di sensazioni ed emozioni opposte, visualizzazione, ripetizione del sankalpa, chiusura), che serve ha condurci nel mondo interiore e a realizzare il “pratyahara" la “ritrazione dei sensi". La consapevolezza viene progressivamente ritirata dal mondo esterno, dal corpo, dal respiro, dalla mente conscia ed infine inconscia.
SANKALPA
Sankalpa, è una parola sanscrita che si può tradurre come proposito o risoluzione. Il sankalpa prende la forma di una breve affermazione mentale che s'imprime nella mente subconscia quando questa è ricettiva e sensibile. La risoluzione che si prende all'inizio della pratica è come piantare un seme e la risoluzione formulata al termine della pratica, è come irrigare il seme piantato, il seme del "cambiamento". Esso costituisce uno stadio importante di yoga nidra ed è un metodo potente per riformare la personalità e la direzione della vita.
Il sankalpa deve essere formulato non quando siete attivi intellettualmente, ma quando la mente è calma e tranquilla. Prima e dopo la pratica di yoga nidra vi è un breve periodo di tempo dedicato al sankalpa. La risoluzione che prendete all'inizio della pratica è come piantare un seme e la risoluzione formulata al termine della pratica, è come irrigare il seme piantato. Questo seme profondo e potente alla fine si manifesterà ripetutamente a livello conscio, portando dei cambiamenti nella personalità e nella vita.
Lo scopo del sankalpa non è quello di soddisfare i desideri, ma di creare forza nella struttura della mente. Potete anche affermare che il sankalpa è la forza della volontà. Se volete trasformare il vostro schema di vita, questo può essere fatto con la forza del sankalpa ripetuto durante yoga nidra. Il sankalpa dovrebbe essere fatto solo quando se ne comprende il vero scopo e significato. Inizialmente la maggior parte delle persone non sa cos'è il sankalpa o quale sankalpa formulare. Perciò è meglio attendere finché non si sviluppi una tale comprensione. Il sankalpa, se usato saggiamente, può creare una direzione per tutta la vita.
Lo scopo del sankalpa è di influenzare e trasformare tutto lo schema di vita, non solo fisicamente, ma anche mentalmente, emozionalmente e spiritualmente. Per questo motivo non si consiglia l'uso del sankalpa per eliminare cattive abitudini, è meglio scegliere un sankalpa che possa cambiare l'intera personalità, in modo da divenire più equilibrati, felici e soddisfatti.
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CONSAPEVOLEZZA DEL CORPO
I neurofisiologi sono riusciti a dimostrare la relazione tra il corpo e il cervello. Essi hanno mostrato che ogni parte del corpo è precisamente delineata lungo la superficie del giro o piega centrale della corteccia motorio-sensoriale del cervello. I ricercatori hanno chiamato questa mappa neurologica, "l'omuncolo motore" o "piccolo uomo". Rispetto ad una normale struttura fisica, l'omuncolo motore è un piccolo uomo con proporzioni grottesche, con le mani, le dita ed il viso enormemente ingranditi. Nel tessuto cerebrale è stata data importanza alle mani, dita, labbra e naso che occupano aree molto più grandi delle misure e dimensioni relative alle parti del corpo fisico. Queste aree sono grandi quasi quanto lo spazio occupato dalle rimanenti parti del corpo, dai polsi alle dita dei piedi. Lì si trovano tutte le parti del corpo toccate dalla consapevolezza che si muove durante la rotazione della coscienza in yoga nidra. Questo flusso è accompagnato da un'esperienza soggettiva di rilassamento, di "lasciar andare" o "liberare", mentre avviene una spontanea dissociazione della coscienza dai canali motorio e sensoriale. Questo è il punto di connessione tra la moderna neurofisiologia e la tecnica di profondo rilassamento di yoga nidra. Il movimento progressivo della consapevolezza attraverso le parti del corpo, non solo induce il rilassamento fisico, ma ripulisce tutta la rete nervosa fino al cervello, sia quella che governa l'attività fisica sia quella che si occupa delle informazioni immesse. Nello stesso tempo percorriamo totalmente la superficie del cervello. In questo modo, yoga nidra rilassa la mente rilassando il corpo.
CONSAPEVOLEZZA DEL RESPIRO
Dopo aver completato la rotazione della coscienza lungo il corpo, il rilassamento fisico viene proseguito e completato portando l'attenzione al respiro. In questa pratica l'individuo mantiene semplicemente la consapevolezza sul respiro; non dovrebbe esservi alcun tentativo di modificare o forzare il respiro. Si potrebbe sentire il respiro nelle narici, nel torace o nel passaggio tra l'ombelico e la gola. Normalmente si può ottenere un maggior rilassamento con un simultaneo conto mentale dei respiri. La consapevolezza del respiro, promuove il rilassamento e la concentrazione e favorisce il pratyahara "la ritrazione dei sensi".
SENSAZIONI ED EMOZIONI OPPOSTE
Normalmente la pratica viene eseguita risvegliando sensazioni opposte come caldo e freddo, pesantezza e leggerezza, dolore e gioia, piacere e dispiacere, amore e odio. L'accoppiamento delle sensazioni in yoga nidra armonizza i due emisferi opposti del cervello e aiuta ad equilibrare i nostri stimoli basilari e a controllare quelle funzioni che normalmente sono inconsce. Questa pratica aiuta anche a sviluppare la forza di volontà sul piano emozionale e produce il rilassamento emozionale attraverso la catarsi, poiché si rivivono le memorie di sensazioni profonde. Le sensazioni che sono intensamente fisiche o emozionali vengono richiamate o risvegliate e dopo averne fatta piena esperienza, vengono poi rimosse.
VISUALIZZAZIONE
L'ultimo stadio di yoga nidra induce il rilassamento mentale. In questa parte della pratica, l'individuo visualizza le immagini nominate o descritte dall'istruttore. Poiché le immagini usate hanno spesso un significato universale o delle potenti associazioni, esse portano i contenuti nascosti dell'inconscio sul piano della mente conscia. La pratica della visualizzazione produce consapevolezza del sé e rilassa la mente spurgandola dal materiale doloroso e disturbante. Essa porta la mente alla concentrazione o dharana. Negli stadi avanzati, la visualizzazione porta a dhyana o pura meditazione. Allora vi è l'esperienza cosciente dell'oggetto visualizzato nell'inconscio, si dissolve la distinzione tra conscio ed inconscio e cessano di emergere le immagini distraenti.
CHIUSURA
La pratica di yoga nidra viene completata portando gradualmente la mente dalla condizione di sonno psichico allo stato di veglia.