
I Chakra termine che significa "ruota", vengono normalmente rappresentati come 7 fiori di loto posti lungo la colonna vertebrale. Partendo dal più basso abbiamo: Muladhara Chakra, il "Chakra Radice": Svadhisthana Chakra, la "Propria Dimora"; Manipura Chakra, la "Città delle Gemme"; Anahata Chakra, "Non Colpito": Vishuddhi Chakra, il "Centro della Purificazione"; Agya Chakra, il "Centro del Comando": Sahasrara, "Mille".
Nella tradizione indiana, il loto simboleggia i tre stadi attraverso cui il praticante deve passare, durante la sua vita spirituale: ignoranza, aspirazione e illuminazione. Di fatti il loto nasce nel fango, attraversa lo specchio d'acqua, per sbocciare in superfice. Rappresenta la crescita spirituale dallo stato più basso di consapevolezza a quello più elevato di coscienza.
Il sistema dei 7 Chakra (o sarebbe meglio dire 6 + 1) attualmente in uso, deriva da un trattato del 1577, Shat-chakra Nirupana, "Spiegazione dei 6 Chakra", di Purnananda Yati. I Chakra variamente descritti e anche raffigurati con molti particolari, sono dei veri e propri Mandala. Qui ritroviamo la simbologia geometrica degli Yantra, i fonemi e Bija-mantra e le divinità che lo presiedono. Questa rappresentazione è caratterizzata da una completa sovrapposizione tra macrocosmo e microcosmo, universo e uomo, dalla presenza dei principi maschile e femminile e da una divinità di riferimento, in questo contesto è Shiva.
Per i devoti di Shiva, gli shivaiti o anche shaiva, Shiva rappresenta il Signore Supremo che crea, mantiene e distrugge l'universo. Essi identificano Shiva con Ishvara, l'aspetto personale di Dio e con la sua radice metafisica, ossia lo stesso Brahman, l'aspetto impersonale di Dio. Shiva quindi assume il ruolo di Brahman, il Dio creatore, e tramite la sua potenza creativa, la Shakti, il principio femminile, genera l'universo.
Partendo dal Sahasrara, abbiamo la creazione del cosmo che scaturisce dal potere creativo di Shiva, la sua Shakti. La creazione è simboleggiata dalla manifestazione dei 5 elementi grossi (etere, aria, fuoco, acqua e terra) e accompagnata dai rispettivi fonemi e Bija-mantra. Ogni Chakra è presidiato da divinità maschili e femminili, che simboleggiano la polarità della creazione.
Il praticante deve percorrere il cammino partendo dal Chakra più basso, il Muladhara, e trascendere tutte le manifestazioni della materia per dissolversi nella Pura Coscienza, rappresentata da Shiva. Questo cammino è rappresentato dalla Kundalini, l'energia creativa presente nell'uomo e che si trova sopita nel Muladhara Chakra, raffigurata come un serpente arrotolato. Questa Kundalini attraversando i Chakra uno ad uno, si ricongiunge con il principio della creazione, rappresentato da Shiva e Shakti. Dal Sahasrara al Muladhara la creazione e dal Muladhara al Sahasrara la dissoluzione.
