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MANDALA E MANTRA: LA RAPPRESENTAZIONE DEL DIVINO

Lalita Tripura Sundari, la bellezza dei tre mondi, Sri Yantra
Lalita Tripura Sundari

Sotto l'influenza dei culti popolari dell'India e il Buddhismo Tantrico, tra il 500 e il 1300 d.C., si svilupparono nuovi percorsi yoga, caratterizzati dall'utilizzo di strumenti come i Mandala e i Mantra.

 

Il termine Mandala, vuol dire letteralmente "cerchio", nel senso di ciò che circonda, ed è utilizzato per indicare un elemento caratteristico della liturgia indiana. Esternamente si presenta come un disegno, o un'incisione, a volte molto complesso, altre volutamente schematico, come nel caso degli Yantra, termine che significa "strumento", che basandosi su simmetrie e figure geometriche quali il cerchio, il quadrato e il triangolo, spesso inserisce motivi grafici molto elaborati.

 

Il Mandala o Yantra, è un'immagine del cosmo, possiede un centro detto Bindù e una geografia costituita di elementi simbolici, è la rappresentazione dell'intero universo nel microcosmo. Il Mandala è anche una teofania, una dimora della divinità, che lo anima manifestando la creazione e dissoluzione del cosmo. Il Mandala è la rappresentazione in forma geometrica della divinità stessa, a cui è indirizzata la propria devozione. 

 

I Mantra in questo contesto, assumono un ruolo centrale, tanto da diventare essi stessi una pratica. Le divinità che presiedono il Mandala, sono tutte accompagnate dai loro rispettivi Mantra, anzi, il Mantra viene considerato la forma fonica della divinità, una specie di onomatopea, dove la parola ne indica anche il suono. Le divinità all'interno dei Mandala, hanno perciò tre aspetti: uno grossolano, rappresentato dalla loro immagine; uno sottile, la loro forma geometrica e uno supremo, rappresentato dal loro Mantra. 

 

Uno dei Mandala più noti, è lo Sri Yantra. Lo Sri Yantra, è il simbolo più sacro di tutti i simboli di meditazione induisti e buddhisti, da migliaia di anni viene utilizzato in India, Cina e Tibet. Lo Sri Yantra è diviso in 9 livelli, il 9 è il numero che simboleggia la spiritualità e indica il percorso che il meditante deve compiere per la sua crescita spirituale. La sua struttura è composta da 9 triangoli che intersecandosi tra loro, formano 43 triangoli di differenti dimensioni, creando a loro volta 5 involucri, che insieme al Bindù al centro, al loto da 8 petali, al loto da 16 petali e il quadrato esterno, formano la struttura dello Sri Yantra. Lo Sri Yantra viene visualizzato internamente, eseguendo un percorso ben definito che parte dall'esterno, rappresentato dal quadrato con 4 porte d'ingresso, fino ad arrivare al suo centro, il Bindù. Ogni sua parte è presieduta da divinità, che portano con sé doni e insegnamenti, e indicano il cammino che il praticante deve compiere per raggiungere la "salvazione", rappresentata da una totale immedesimazione con la divinità.           

 

Un esempio dell'utilizzo dello Sri Yantra, ci arriva da alcune tradizioni tantriche di fede indù. In queste scuole, lo Sri Yantra è la rappresentazione della dea Sri Lalita o Tripura Sundari, "la bellezza dei tre mondi" (terra, atmosfera e cielo). La dea Tripura Sundari che presiede lo Sri Yantra, dal suo centro, il Bindù, genera e riassorbe il cosmo, le geometrie circostanti rappresentano i regni della creazione. All'interno dello Yantra, sono presenti 108 o 111 divinità sue manifestazioni, che vengono adorate una ad una con i loro nomi e Mantra.   

Sri Yantra, Mandala
I 9 livelli dello Sri Yantra