
Guardando le caratteristiche dello Yoga e del Buddhismo, ma in generale del pensiero indiano, la vera lotta dell'uomo, non è tra il bene e il male, ma tra la visione reale delle cose e la verità apparente, un'illusione, ciò che gli indiani chiamano genericamente come Maya.
Tutto questo può apparirci un può astratto, ma in realtà se consideriamo la Maya come opera della nostra stessa psiche, ci accorgiamo che la Maya e sempre presente e condiziona la nostra vita.
Lo Yoga Sutra, definisce lo yoga, come l'arresto delle fluttuazioni della mente. Questo, non è solo una descrizione di ciò che avviene durante la meditazione, ma ci indica anche che è la nostra stessa mente che crea l'inganno.
La mente per le sue prerogative, ha la capacità di farci pensare che quello che vediamo, sia l'unica realtà del mondo, quando in realtà è soltanto la nostra visione del mondo. Questo accade perché ciascuno di noi, si pone in relazione con il mondo, secondo il proprio vissuto e le credenze maturate nel tempo. Ad esempio, spesso quando qualcuno ci parla, siamo talmente presi dai nostri pensieri ed emozioni, che l'ascolto diventa un'interpretazione di ciò che è stato detto; è una specie di rumore di sottofondo, che gira nella nostra mente. La Maya, ha quindi avuto il sopravvento, perché nella nostra mente, stava già girando il nostro film personale. Lo dimostra il fatto che le stesse cose vissute da più persone, determinano interpretazioni differenti. La nostra mente ha un potere enorme, nel farci vedere realtà differenti.
Il pensiero non arriva mai solo, ma di solito è accompagnato da un'emozione, un sentimento che si è depositato sulla base del nostro vissuto. Questo diventa un detonatore, poiché a questo punto, non abbiamo solo un pensiero ma anche una sensazione fisica, che ci offusca la reale visione delle cose; è un circolo vizioso che si autoalimenta.
Gli indiani, per descrivere questo fenomeno, raccontano spesso questa storia: "Un uomo, camminando di notte, vede vicino ad un palo un serpente, quindi si spaventa e fugge. La mattina seguente, passa nello stesso luogo e si accorge che quello che aveva scambiato per un serpente, è in realtà una corda arrotolata". Quindi la nostra errata percezione delle cose, la paura e l'immaginazione, hanno creato l'illusione, cioè hanno fatto vedere ciò che non era.