
L'Om è probabilmente il mantra più conosciuto, la cui simbologia è legata alla creazione dell'universo. Negli antichi testi indiani, esso è descritto come la vibrazione primordiale, dalla quale scaturisce l'universo. Per questo motivo l'Om è la sintesi e l'essenza di ogni altro mantra, rituale, essere celeste o aspetto divino, poiché tutto si genera da esso. Nella Mandukya Upanishad, testo databile intorno al 600 a.C., l'Om viene descritto come l'unica sillaba eterna, che include il continuo mutamento, dove passato, presente e futuro, si fondono insieme a tutto ciò che esiste, al di là dei nostri riferimenti temporali.
L'Om racchiude anche un altro significato. Se scomponiamo la pronuncia dell'Om, vediamo che è formata da tre lettere: A, U, M, che sono la rappresentazione dei tre stati di coscienza che sfociano in un quarto:
A, lo stato di veglia o stato sensoriale conscio;
U, il sonno o subconscio;
M, il sonno profondo o inconscio.
Il prolungamento del suono, va a indicare un quarto stato, il Turiya, la trascendenza. Metaforicamente si può paragonare al suono del gong, che ha un inizio silenzioso, arriva all'apice, e si assottiglia progressivamente fino a fondersi con il silenzio.