
L'Om è probabilmente il mantra più conosciuto, la cui simbologia è legata alla creazione dell'universo. Negli antichi testi indiani, esso è descritto come la vibrazione primordiale, dalla quale scaturisce l'universo. Per questo motivo l'Om è la sintesi e l'essenza di ogni altro mantra, rituale, essere celeste o aspetto divino, poiché tutto si genera da esso. Nella Mandukya Upanishad, l'Om viene descritto come l'unica sillaba eterna che include il continuo mutamento, dove passato, presente e futuro si fondono insieme a tutto ciò che esiste, al di là dei nostri riferimenti temporali.
L'Om racchiude anche un altro significato. Se scomponiamo la pronuncia dell'Om, vediamo che è formata da tre lettere: A, U, M, che sono la rappresentazione dei tre stati di coscienza che sfociano in un quarto: A, lo stato di veglia o stato sensoriale conscio; U, il sonno o subconscio; M, il sonno profondo o inconscio. Il prolungamento del suono, va a indicare un quarto stato, il Turiya, la trascendenza. Metaforicamente, si può paragonare al suono del gong, che ha un inizio silenzioso, arriva all'apice e si assottiglia progressivamente fino a fondersi con il silenzio.