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MANTRA E SANSCRITO: LE RADICI DEL SUONO

Mantra e sanscrito
Mantra e sanscrito

La lingua dei mantra è il sanscrito. L'organizzazione unica del suo alfabeto, serve per focalizzare l'attenzione sugli schemi e le qualità dei suoni articolati, in maniera che non si trova in nessun altro linguaggio. Non a caso il sanscrito, viene definita la lingua perfetta, infatti, oltre ad avere un perfetto sistema fonetico, a anche un'elevata precisione grammaticale, tanto da essere considerato dalla NASA, la migliore lingua in assoluto per la l'uso dei computer.

 

Una parola sanscrita, non è semplicemente un nome scelto per indicare qualcosa, ma il riflesso del suono inerente a tale oggetto, concetto o fenomeno, una specie di onomatopea. Quindi la giusta pronuncia delle parole sanscrite, replica l'esatta natura o essenza di ciò a cui si riferisce. Ponendo continuamente l'attenzione alla vocalizzazione, al grado di risonanza e allo sforzo del respiro, l'attenzione viene via via sempre più consumata dalla diretta esperienza del suono articolato.  

 

Ciò di per sé, produce una chiarezza di pensiero ed una festa nella gioia del linguaggio, visto che ogni combinazione di suoni segue regole strettissime, che essenzialmente rendono possibile un ininterrotto scorrere di una perfetta armonizzazione eufonica di lettere in parole e versi. Questa è in sostanza l'essenza di uno dei principi che nella tradizione indiana, riguardano la pronuncia dei mantra.