
Il Jainismo, è un'antica religione. Inizialmente documentata come una fede a sé stante è soprattutto una filosofia, in quanto non implica divinità definite.
Questa filosofia, è basata sugli insegnamenti di Mahavira (549 a.C. - 477 a.C.), uno dei più grandi maestri spirituali indiani e contemporaneo del Buddha, anche se le vere origini, sono forse antecedenti.
Secondo il credo jainista, l'universo non viene mai creato, né cesserà mai di esistere. L'universo, è eterno, ma non immodificabile, poiché passa attraverso una serie infinita di alternanze o oscillazioni. Ognuna di queste oscillazioni, verso il basso o verso l'alto, viene divisa in sei epoche del mondo.
I jainiti, credono che la realtà, sia composta da due principi eterni, jiva e ajiva. Jiva, consiste in un numero infinito di unità spirituali identiche. Ajiva, è la materia in tutte le sue forme e condizioni, in cui la materia esiste: tempo, spazio e movimento. Jiva e ajiva sono eterni, sono sempre esistiti ed esisteranno sempre. Il mondo intero è fatto da jiva intrappolato da ajiva. Ci sono jiva nelle rocce, nelle piante, negli insetti, negli animali, negli esseri umani, eccetera. Karma e trasmigrazione, tengono il jiva intrappolato nell'ajiva.
Il modo per eliminare il vecchio karma, consiste nel ritirarsi il più possibile da i coinvolgimenti del mondo e chiudere i canali dei sensi e della mente, per impedire alla materia karmica di entrare e aderire al jiva.
In questa dottrina troviamo da un lato i monaci, che praticano un rigido ascetismo, da un altro lato i laici, che perseguono pratiche meno rigorose, sforzandosi di ottenere fede razionale e di fare buone azioni in questa nascita, scegliendo una professione e uno stile di vita, che non coinvolga violenza verso se stessi e verso gli altri esseri umani.