
Tantra, termine sanscrito: "telaio", "ordito"; ma tradotto anche come "principio", "essenza", "sistema", "dottrina", "tecnica", per indicare sia un insieme di testi dalla non univoca classificazione, sia un controverso insieme di insegnamenti spirituali e tradizioni esoteriche originatesi nelle culture religiose indiane con varianti induiste, buddhiste, giainiste e bonpo, con diramazioni diffuse in Tibet, Cina, Corea, Giappone, Indonesia e molte altre aree dell'Estremo Oriente. In quest'ultima eccezione, di questo insieme di tradizioni e culture è spesso adoperato come sinonimo anche il termine occidentale di tantrismo.
A proposito di questo termine, "tantrismo", occorre subito chiarire due aspetti fondamentali per la comprensione dell'intero fenomeno. Il primo è che il termine è del tutto sconosciuto alla tradizione classica indiana, non esiste in sanscrito. Esso fu infatti cognato in occidente nel XX secolo da studiosi occidentali del mondo religioso indiano. Invero, già dal secolo precedente gli orientalisti avevano individuato nel mondo hindu un insieme di fenomeni, culti e ideologie, che non riuscivano a rapportare al brahmanesimo, all'induismo classico fondato sui Veda e sulle Upanishad. Essi riscontravano queste teorie e pratiche in testi che in buona parte adoperavano come suffisso il termine "tantra". Di qui i termini "tantrismo", "tantrico" e "tantra" nel senso di religione o setta religiosa.
Il secondo aspetto è strettamente connesso col precedente: il termine "tantrismo" finì per indicare e caratterizzare un insieme di pratiche e credi ritenuti sostanzialmente differenti e scollegati da ciò che era noto delle religioni dell'India, conoscenze per lo più teoriche, fondate sullo studio dei testi. Come si è detto, esiste tutta una letteratura indiana, i Tantra, i cui testi in buona parte adoperano il suffisso "tantra": in queste opere si definisce tantrika il praticante, colui cioè che segue il percorso spirituale descritto nei testi. Il termine è poi spesso adoperato, sempre nella letteratura indiana, in opposizione a vaidika, colui che segue i Veda.